L’AIM (Association Internationale de la Mutualité), nella persona del Presidente Christian Zahn e del direttore SibylleReichert, ha espresso la sua solidarietà in questo periodo di emergenza COVID-19 alla FIMIV, all’Italia tutta e in particolare a coloro che si trovano in prima linea in questa pandemia.
Questo il messaggio del Presidente e del Direttore dell’AIM: “Siamo tutti sconvolti dalle cifre che vediamo tutti i giorni e da cui trapela la realtà della vita quotidiana e dei decessi dei cittadini italiani. Speriamo che Lei, la Sua famiglia, ma anche lo staff della FIMIV rimaniate tutti in buona salute. Le inviamo i nostri migliori auguri per fronteggiare questa situazione non soltanto sul piano professionale, ma anche su quello personale. Le assicuriamo che l’AIM e i Suoi membri sono al Suo fianco. Riteniamo che sia giunto il momento per fare sì che la solidarietà sia una vera colonna portante delle nostre società e dell’Unione europea. Gli europei non sono mai stati così isolati e al contempo così uniti come oggi. Il tempo dell’egoismo nazionale è finito, ed essendo entrambi tedeschi ci scusiamo per qualunque atto di egoismo che il Suo paese possa avere subito dalle autorità tedesche. Quando questa crisi sarà finita (e finirà), l’AIM analizzerà tutti gli effetti della pandemia sui sistemi sanitari europei e le lezioni da trarne. Questo tema sarà all’ordine del giorno di tutti i nostri gruppi di lavoro”. Clicca qui il testo completo della lettera AIM.
Il Presidente della Fimiv, Placido Putzolu, ha ringraziato per le gradite espressioni di solidarietà e di vicinanza, come pure per la disponibilità dell’AIM a offrire sostegno, con queste parole:
“Apprezziamo le vostre parole di incoraggiamento per un’Europa più solidale e coesa, anche se constatiamo che gli egoismi nazionali sono purtroppo ancora presenti e vivi. Dobbiamo dire che ci hanno amareggiato gli stereotipi e i pregiudizi verso il popolo italiano circolati in Europa prima che tutti si rendessero conto che lo shut-down, da un lato, e la condivisione solidale dei mezzi, dall’altro, sono i soli strumenti di difesa di cui noi tutti disponiamo. Adesso confidiamo che l’Unione europea faccia la sua parte nella maniera più efficace possibile e senza più esitazioni. In Italia la triste esperienza comporterà, di certo,un generale ripensamento sull’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale e sulle forme di assistenza complementare e integrativa quali quelle che l’AIM rappresenta.” Clicca qui per il testo completo della lettera FIMIV.