Lunedì 12 aprile sono arrivate, a Vigone e Prarostino, le stanze degli abbracci. Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Società Mutua Piemonte ETS e le categorie dei pensionati di CGIL, CISL e UIL.
Le stanze degli abbracci saranno portate “in tour” in 12 RSA presenti nel Pinerolese e nelle Valli. Una risposta forte, “sociale” a questo periodo. Si vuole contrastare l’isolamento con un gesto concreto: una pandemia di abbracci, sorrisi, carezze da vicino, all’interno di un luogo protetto dove potersi ritrovare; riavere l’affetto dei propri cari attraverso il contatto fisico in sicurezza.
“La Stanza degli Abbracci” è una camera dotata di una morbida parete trasparente e isolante, completa di manicotti per permettere il contatto fisico tra i residenti delle RSA e i loro cari, senza rischi di contagio. All’inaugurazione, lunedì 12 aprile alle 9,30 presso la Casa di Riposo Castelli Fasolo di Vigone, erano presenti le autorità cittadine, Adriano Mione della Società Mutua Piemonte e le categorie pensionati dei sindacati: Fedele Mandarano della CGIL, Tiziana Salmistraro della CISL e Teresa Varacalli della UIL; a seguire il tour è proseguito con tappa, alle 14,30, a Prarostino presso la Casa di Riposo Prealpi.
Il tour delle stanze degli abbracci andrà avanti fino a giugno e coinvolgerà le RSA di San Germano, Luserna San Giovanni, Torre Pellice, Bricherasio, Villafranca, Cercenasco e Cavour. Per due settimane sarà possibile stare insieme, riappropriarsi di gesti, rituali e fisicità, combattere il disagio psicologico della solitudine e della mancanza dell’altro, di un abbraccio e di un sorriso.
Adriano Mione della Società Mutua Piemonte ha dichiarato: “E’ un’iniziativa fortemente voluta da noi della SMP, Società di Mutuo Soccorso che, da sempre, è impegnata a rispondere ai bisogni socio-sanitari delle famiglie con particolare attenzione agli anziani. E’ bello regalare un po’ di normalità, di serenità a chi vive forzatamente lontano dai propri cari, dare una risposta concreta in un momento in cui tutti noi siamo fragili. E’ un periodo in cui stiamo tutti ridefinendo il nostro concetto di socialità ma insieme, facendo rete, come abbiamo fatto con le categorie pensionati del sindacato, possiamo costruire percorsi di socializzazione e solidarietà alternativi, ma forti.”
Le categorie dei pensionati del sindacato, nelle persone di Mandarano, Salmistraro e Varacalli hanno dichiarato: “Ci rendiamo conto della debolezza degli anziani nelle RSA sia per le condizioni di salute sia da un punto di vista psicologico, per la distanza fisica dagli affetti. Questa iniziativa è un gesto concreto per ovviare almeno in parte a questo momento particolarmente difficile, sia per gli anziani sia per le RSA. Fin da subito c’è stato un riscontro positivo da parte delle RSA perché abbiamo tutti il medesimo obiettivo: la centralità delle persone anziane, con i loro bisogni e le loro fragilità.“