Tallin, 9 luglio 2018 – Dopo l’assise di Roma dello scorso novembre, l’Assemblea generale di mezzo termine dell’AIM (Associazione internazionale della mutualità) si è svolta a Tallin, in Estonia, dal 20 al 22 giugno. L’Assemblea è stata preceduta, come consueto, dalle riunioni congiunte e separate delle diverse Commissioni di area (Latino-America, Africa e Medio Oriente, Europa). La FIMIV, membro italiano dell’AIM, era rappresentata da Valerio Ceffa, membro della Presidenza Fimiv e presidente della Mutua integrativa Insieme Salute Milano.
20 giugno – Il Presidente Christian Zahn ha aperto i lavori ricordando ai partecipanti i valori e la storia della mutualità in un tempo, il nostro, in cui gli interessi economici sono spesso considerati più importanti della salute e del benessere delle popolazioni. Ha inoltre sottolineato il legame con il territorio che accomuna le imprese sociali e le mutue, impegnate a garantire non solo l’accesso all’assistenza sanitaria, ma anche a coprire altri ambiti quali l’istruzione, l’abitazione ecc… necessari per lo sviluppo umano.
Nella sessione congiunta i rappresentanti delle Commissioni si sono confrontati sul ruolo delle mutue nella lotta contro la povertà. In particolare è stata ribadita la specificità delle mutue che operano per garantire l’universalità dei servizi, mettono le persone al centro, non discriminano per religione, razza, età o genere e si assumono la responsabilità di coprire i bisogni inevasi dal sistema pubblico dimostrandosi un modello alternativo di sviluppo più prossimo agli emarginati e alle persone fragili.
Nel suo intervento, il responsabile per l’economia sociale presso la Commissione Europea, Patrick Klein, ha affermato il ruolo delle mutue nell’economia sociale e ha annunciato l’avvio di uno studio dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) sull’economia sociale in alcuni paesi del mondo a cui dovrebbe fare seguito una guida internazionale. Ha invitato perciò l’AIM a collaborare con l’OCSE su questo progetto al fine di condividere le buone pratiche dei suoi membri e mostrare l’importante ruolo che le mutue possono e devono svolgere nell’economia sociale. Inoltre, ha invitato l’AIM , da un alto, a proporre una collaborazione o un accordo quadro con la Commissione Europea e, dall’altro lato, i singoli membri dell’AIM a contattare i delegati UE del proprio paese affinché evidenzino e sostengano il ruolo delle società di mutuo soccorso per lo sviluppo economico.
Nello stesso giorno si sono riunite separatamente la Commissione Latino- America, che ha discusso sul rapporto tra stato e mutue evidenziando per queste ultime il vantaggio in termini di autonomia e libertà che deriva dalla loro indipendenza finanziaria, ma anche il rischio di estinzione della mutualità in caso rafforzamento esclusivo del ruolo dello stato in alcune aree, e la Commissione Africa e Medio Oriente, i cui membri si sono confrontati sulle azioni adottate dalle mutue per l’accesso ai farmaci, con particolare riferimento alla riduzione dei prezzi, alla lotta contro i prodotti contraffatti, al controllo delle prescrizioni e della spesa anche in considerazione dell’incremento delle malattie croniche.
21 giugno – La Commissione per gli Affari Europei ha discusso sul tema “Misurare e migliorare la qualità dell’assistenza”, ovvero come misurare la qualità e come trasferire queste informazioni ai pazienti, medici e gli altri attori del settore sanitario. Dalla discussione è emerso che in Germania, dal 2004, tutti gli ospedali devono raccogliere e riportare i dati sulla qualità. I pazienti possono vedere i risultati degli indicatori di qualità degli ospedali in un apposito sito. La ragione è che la Germania ha dei tassi relativamente alti di mortalità negli ospedali. Anche in Svizzera ospedali, farmacie e laboratori sono obbligati a raccogliere e riportare dati sulla qualità che sono pubblicati e comparati. Nel Regno Unito e in Estonia l’obbligo è previsto per gli ospedali. In altri stati, come in Belgio e Paesi Bassi, l’accesso alle informazioni sulla qualità sono limitate perché la raccolta e la pubblicazione non sono obbligatorie.
22 giugno – L’Assemblea Generale si è aperta con l’intervento dell’incaricata del Ministero della salute dell’Estonia che ha parlato a nome del Ministro. Il tema proposto all’Assemblea ha riguardato la compartecipazione al costo delle assistenze a carico del paziente che può contribuire alla sostenibilità ma anche a ridurre l’accesso alle prestazioni. La discussione è stata introdotta con la presentazione di uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità su come i cittadini nei vari paesi europei siano finanziariamente protetti in caso di spesa sanitaria catastrofica. Sono seguiti gli interventi.
Leo Blum, Presidente del gruppo di lavoro sulla prevenzione, ha presentato la posizione dell’AIM per la Salute in tutte le Politiche: le istituzioni europee e tutti gli altri stakeholder, inclusi i membri dell’AIM, dovrebbero assicurarsi che per ogni provvedimento sia preso in considerazione l’impatto sulla salute. La dichiarazione è stata approvata dall’Assemblea generale. A questo proposito il Presidente Christian Zahn, nella sua relazione conclusiva, ha ricordato la Carta sui sistemi sanitari per la salute e il benessere economico che, dieci anni fa, fu adottata proprio a Tallin. Con questo documento è stato evidenziato che un investimento in salute è un investimento per lo sviluppo futuro dell’umanità e che dei sistemi sanitari efficienti sono essenziali in ogni società per migliorare la salute e conseguire l’equità dell’assistenza. “A distanza di dieci anni”, ha affermato Zahn, “abbiamo dimostrato l’impegno a lavorare per liberare il pieno potenziale della salute in tutte le politiche e per migliorare la salute agendo su tutti i fattori determinanti e collaborando tra i settori”.
Infine, l’Assemblea ha preso atto dell’uscita dall’AIM di tre membri provenienti da Croazia, Portogallo e Marocco ed ha approvato l’ingresso di quattro nuovi membri dal Burkina Faso, Portogallo, Cipro e Francia (Inter Mutuelles Assistance – IMA).
A margine dell’Assemblea si è svolto un interessante incontro organizzato dal Presidente di HaigeKassa, membro dell’AIM, sul sistema sanitario estone e sul ruolo della mutua. Finora l’Assemblea dell’AIM si è svolta in città diverse con piena soddisfazione. Tuttavia i suoi membri non sono mai riusciti realmente a conoscere il sistema assistenziale del paese che visitavano. L’iniziativa è stata, perciò, un esperimento finalizzato a conoscere il sistema sanitario dell’Estonia invece di discutere di temi generali.
Il seminario si è rivelato molto interessante. Per esempio è emerso che in Estonia il settore delle cure primarie è dominato dalle donne. Il 93% dei medici di famiglia è una donna e il 70% di loro ha più di 51 anni. Il ruolo della badante anche in questo paese sta diventando sempre più importante. Inoltre, è stato organizzato un sistema di consultazione elettronica che consente ai medici di base di confrontarsi con gli specialisti. Nel sistema assistenziale estone i servizi elettronici svolgono una funzione sempre più rilevante per esempio per assicurare l’assistenza adeguata alla popolazione nelle aree più remote del paese.