Welfare e protezione sociale, al centro delle politiche dell’Unione europea. Prevenzione ma anche tutela dell’ambiente. Copertura sanitaria e diritti per i paesi del Sud del mondo. Riconoscimento del ruolo delle società di mutuo soccorso. E’ quanto chiede la FIMIV – Federazione italiana mutualità integrativa volontaria, che ha aderito al Manifesto “Costruiamo insieme l’Europa sociale di domani” dell’AIM – Associazione internazionale delle mutual benefit societies, in occasione della Giornata nazionale della mutualità, che si terrà il 4 maggio alle 09.30 presso la Società Umanitaria a Milano. “A pochi giorni dalle elezioni europee, chiediamo un’Europa sociale fondata sul benessere, sull’uguaglianza e la tutela dei più vulnerabili. In tempi di no-vax e di negazionismo del buco nell’ozono e degli effetti dell’inquinamento, non siano date per scontate le conquiste della medicina e della scienza nemmeno in Europa” dichiara Placido Putzolu, presidente FIMIV.
LE SFIDE ANCORA APERTE DELL’UE Se l’Italia è seconda solo alla Spagna tra i paesi che vantano livelli più elevati di salute nel mondo, nell’area Schengen non mancano casi di ritardo: non solo Serbia, Macedonia, Albania, Bulgaria, Romania, ma anche paesi come la Germania, al 45° posto dell’Index Bloomberg 2019. Significativo, poi, che tra le motivazioni dello scontento che hanno portato alla Brexit vi fossero anche efficienza e alti costi del servizio sanitario. Intanto, però, le sfide in Europa si fanno più stringenti. E alcune conquiste che appaiono scontate in realtà presentano delle contraddizioni persino nel Belpaese.
FONDAMENTALE LA PREVENZIONE Secondo l’Oms, infatti, l’Italia è tra i dieci paesi d’Europa in cui il morbillo è ancora endemico a causa della scarsa copertura vaccinale. Eppure la prevenzione e i vaccini hanno spesso preservato la vita di milioni di persone. Si pensi a poliomelite, difterite, vaiolo e tetano, malattie fortemente impattanti in Italia fino a pochi decenni fa. Nell’anno che si è concluso, poi, in Italia, anche alcune società di mutuo soccorso sono state chiamate a dare un contributo contro la meningite di tipo B, diffusasi a macchia di leopardo nel Paese. Non bisogna perciò abbassare la guardia. “Le posizioni antivax ci inquietano perché rischiano di far regredire le società a uno stato di inconsapevolezza dei progressi favoriti dalla medicina e dalla scienza” dichiara Placido Putzolu, presidente della FIMIV. E intanto è in aumento si registra un aumento dei tumori soprattutto in Francia, Germania, Italia, Polonia, Regno Unito e Spagna, secondo uno studio della Statale di Milano, mentre le diagnosi in tutto il mondo sono pari a 18 milioni. La diagnosi precoce è fondamentale e salva vite umane ma per una vera prevenzione bisogna andare anche oltre. “Abitudini alimentari, aspettative di vita, rischi legati al fumo e all’obesità ma anche inquinamento dell’aria, dell’acqua e del cibo, incidono pesantemente sulla salute e sulla longevità dei cittadini europei – dichiara Putzolu-. Per questo è necessario integrare e innovare il concetto di prevenzione che non può limitarsi alla mera diagnosi precoce. Quest’ultima è indispensabile e salva vite umane, come dimostrano tanti casi riconosciuti anche grazie ai servizi offerti dalle società di mutuo soccorso in Italia – continua-. Prevenire, però, vuol dire anche pretendere politiche ambientali e norme per la tutela della salute dei cittadini che siano coerenti in tutta l’Unione europea. A tal fine, occorrerebbe una Direzione generale per la salute nell’Ue e un dibattito che assorba l’esperienza di realtà importanti nel settore quali le società di mutuo soccorso, i centri di ricerca, le istituzioni nazionali di tutti i paesi”.
Per questo il Manifesto dell’AIM chiede al Parlamento e alla Commissione europea di tener conto dell’impatto sulla salute in tutte le politiche per un “maggiore impulso alla promozione e prevenzione sanitaria” ma anche di una “riduzione dell’iniquità per quanto riguarda ambiente, qualità dell’alimentazione, copertura vaccinica e uso del tabacco”. A livello globale, saranno infatti obesità, iperglicemia, inquinamento, alcol, fumo ad aumentare i decessi in tutto il mondo. In controtendenza rispetto al resto del mondo, però, l’Italia ha una aspettativa di vita che è in aumento e nel 2040 potrebbe toccare una media di 84,5 anni (+2 anni,2 rispetto ad oggi). Mentre però si invoca una maggiore equità e giustizia sociale, anche in un paese come l’Italia si rende evidente che non vi possa essere progresso senza giustizia sociale. Secondo l’Istat, infatti, in Italia cresce il divario di sopravvivenza per livello di istruzione e origine. L’aspettativa di vita media, infatti, varia per chi non ha un titolo di studio avanzato ma anche e soprattutto per chi proviene da regioni come la Campania. Intervenire sull’equità dell’accesso alla salute e al benessere si dimostra una materia sottile e importante da studiare anche in contesti come quello nazionale in cui è garantito storicamente e in maniera gratuita.
LONGEVITÀ E NON AUTOSUFFICIENZA Per questo il rapporto tra la longevità e la tutela di chi è non autosufficiente, ma anche la diffusione di gravi patologie che richiedono cure specifiche, spesso garantite solo fino a una certa fascia di età, che sono costose e necessitano di cicli di terapia e di assistenza protratti nel tempo, pongono nuovi importanti dilemmi etici sulla spesa sanitaria nazionale in Italia e sul rapporto integrativo che vi può essere tra il ruolo svolto dal SSN, dai fondi sanitari integrativi, dalle società di mutuo soccorso e da attori attivi nel settore quali le cooperative. Per questo il convegno “Costruiamo insieme l’Europa sociale di domani”, organizzato dalla FIMIV a Milano, sabato 4 maggio alle ore 09.30 presso la Società Umanitaria in Via San Barnaba 48, si focalizzerà anche sui temi dell’invecchiamento sostenibile e della protezione dell’autosufficienza, per individuare quali siano le azioni della mutualità volontaria nel settore e ricercare nuove sinergie possibili.
DALL’EUROPA AL MONDO Il mondo mutualistico tutto, però, ha deciso di sollevare lo sguardo anche al di là del continente. Nel chiedere maggiore equità e tutele soprattutto per i più vulnerabili, il manifesto sottoscritto dalla FIMIV non si limita all’Unione europea ma si allarga anche a quelle aree geografiche, quali l’America latina e l’Africa e in tutte quelle regioni in cui le società di mutuo soccorso svolgono un ruolo fondamentale per la democratizzazione del diritto alla salute. Per questo chiede alla Commissione europea di “elaborare un quadro di forte impatto per la cooperazione allo sviluppo internazionale che sostenga la copertura sanitaria e consenta alle mutue di dare un importante contributo”.
Link video Costruiamo un’Europa sociale, appello della Federazione mutualità Fonte: Askanews