Firenze, 5 dicembre 2019. Quasi 95mila soci (18.495 in gestione diretta e 76mila in gestione intermediata), oltre 1,9 milioni di patrimonio e una raccolta pari a circa 9 milioni di euro. Sono i numeri su cui può contare Reciproca sms, la neonata mutua frutto della fusione tra la toscana Insieme Salute Toscana e l’emiliano-romagnola Faremutua che è stata presentata ufficialmente stamattina a Firenze. Forte dei dati aggregati dei bilanci 2018 delle due società, Reciproca punta ora ad ampliare ulteriormente la propria base sociale e la presenza territoriale, proponendosi come mutua nazionale operante in tutte le regioni italiane. Il presidente è il toscano Antonio Chelli, i vicepresidenti l’emiliano Marco Gaiba (vicario) e il romagnolo Valdes Onofri. Quindici i membri del Consiglio di amministrazione. La sede legale è a Firenze, le sedi operative a Bologna, Forlì e Ravenna.
Con la nascita di Reciproca giunge a compimento il percorso, partito oltre due anni fa, di rafforzamento e integrazione tra le due mutue – entrambe aderenti alla Fimiv e al consorzio Mu.Sa ed espressione delle rispettive Legacoop territoriali – e che ha portato alla nascita di un solo soggetto mutualistico, più forte economicamente, più ampio geograficamente in grado di offrire migliori e più qualificati servizi ai soci.
“L’obiettivo che ora ci poniamo è di raggiungere i 50mila soci in gestione diretta e di superare i 100mila in gestione intermediata – afferma il presidente di Reciproca sms Antonio Chelli -, di superare i 10 milioni di euro di raccolta e di attivare progetti di assistenza sanitaria integrativa per ampi strati della popolazione restando complementari al sistema pubblico, sia attraverso la forma dei rimborsi delle prestazioni, sia utilizzando metodi di scontistica delle prestazioni attraverso un sistema controllato e qualificato di centri di prestazione socio sanitaria e di visite specialistiche”.
La nascita di Reciproca si colloca in una fase in cui le società di mutuo soccorso, soggetti no profit, stanno tornando ad essere protagoniste nel mercato della sanità integrativa: “Il trend della spesa sanitaria in Italia parla chiaro – continua Marco Gaiba -: al crescere dell’indice d’invecchiamento della popolazione italiana, il bisogno di salute sarà sempre più alto e sempre più pesante per la finanza pubblica. Per questo, si andrà sempre più verso un sistema misto pubblico-privato in cui l’assistenza ai cittadini sarà garantita con il supporto di mutue e assicurazioni in grado di tutelare il bisogno di salute”.
Nel 2017 la spesa sanitaria corrente in Italia è stata pari a 114,1 miliardi di euro ed è sostenuta per il 75% dal settore pubblico e per la restante parte dal settore privato. La spesa sanitaria privata nel 2017 è pari a 30,5 miliardi di euro. Il 90,9 per cento della spesa sanitaria privata è sostenuta direttamente dalle famiglie.
La nuova mutua si attiverà per costruire collaborazioni con altri soggetti mutualistici anche utilizzando lo strumento dei consorzi e delle reti, con società cooperative, a partire dalla cooperazione sociale e di consumo, e con altri soggetti pubblici e privati in grado di rispondere ai bisogni dei soci e dei cittadini di natura socio-sanitaria.