Firenze, 19 maggio 2017 – Le Società di mutuo soccorso hanno presentato il loro progetto per un nuovo welfare alla Giornata Nazionale della Mutualità 2017 tenuta l’8 aprile scorso a Firenze, nella preziosa cornice del plesso monumentale di Santa Croce. L’evento avviato nel 2011 a Torino in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, rappresenta un’occasione annuale di incontro, di scambio di esperienze e di manifestazione pubblica del valore che la mutualità rappresenta nelle sue diverse accezioni: sociosanitaria e socioassistenziale, culturale, sociale, economica e istituzionale.
“Nel contesto dell’assistenza sanitaria integrativa le Società di mutuo soccorso sono, in Italia, una realtà economicamente solida, territorialmente diffusa, socialmente utile e rilevante -spiega il presidente della Fimiv Placido Putzolu. Il principio mutualistico rappresenta il lato “buono” dell’economia collaborativa, promuovendo attività di rilevanza culturale e sociale, non soltanto per i soci, ma aperte all’intera comunità, i cui effetti non si esauriscano con l’erogazione di prestazioni sanitarie e sussidi, ma anche incidendo sui comportamenti delle persone rese più consapevoli del bene che deriva loro dalla capacità di stare insieme”.
Le ultime stime del rapporto Censis, mostrano che circa 11 milioni di italiani nel 2016 hanno dichiarato di aver dovuto rinunciare ad alcune prestazioni sanitarie, specialmente odontoiatriche, specialistiche e diagnostiche. In questo conteso, sottolinea Putzolu, – “La mutualità è un ponte tra i fondi sanitari e la società civile. Crediamo che l’assistenza sanitaria integrativa possa e debba essere una opportunità per tutti i cittadini e non un privilegio di categoria o settore. Le Società di mutuo soccorso, quali corpi intermedi impegnati nella società civile per il conseguimento del benessere collettivo, hanno scelto di fare la loro parte: il progetto di cui esse sono naturalmente portatrici si fa sempre carico del socio e delle sue necessità di assistenza, per l’intera vita e non limitatamente al rapporto di lavoro”.
In sostanza, la mutualità volontaria intende rafforzare il suo ruolo storico, la sua funzione riconosciuta in campo sociale, assistenziale, educativo e culturale. “La nostra sfida -spiega il presidente Fimiv- è offrire un contributo reale alla coesione sociale per migliorare il livello di soddisfacimento dei bisogni di salute delle persone e per sviluppare ed incrementare l’accesso a nuove e più articolate filiere di servizi, condividendo progetti comuni con le entità associative cooperative ed istituzionali presenti sul territorio”.
Tuttavia, si assiste ad un proliferare di soggetti che dietro la maschera formale della Società di mutuo soccorso nascondono intenti speculativi e commerciali e scelgono questa specifica forma giuridica solo strumentalmente per ottenere i relativi vantaggi fiscali senza possedere elementi di distintività. “All’interno del movimento nell’ultimo periodo -sottolinea Putzolu- si è sviluppato un dibattito intenso che ha portato a fare sintesi delle pur eterogenee visioni presenti e ad approvare un “Codice Identitario del mutuo soccorso”, strumento fondamentale per tracciare una netta linea di demarcazione tra le vere Mutue che agiscono senza scopo di lucro, con finalità assistenziali, a vantaggio di tutta la comunità e quelle invece spurie che rischiano davvero di danneggiare il nostro patrimonio di valori e offuscare la nostra reputazione”. Le Società di mutuo soccorso aderenti alla Fimiv sottolineano così il proprio impegno per la legalità.
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